Il Safeguarding nel contesto sportivo rappresenta un insieme di strategie, linee guida e interventi strutturati per tutelare la sicurezza e il benessere di tutti i partecipanti, con un focus particolare su minori e soggetti più vulnerabili. Questo approccio mira a prevenire abusi, discriminazioni, molestie e qualsiasi comportamento che possa compromettere l’integrità fisica o emotiva degli individui coinvolti nelle attività sportive.
In Italia, l’attenzione al Safeguarding è in costante aumento, seguendo le direttive europee e le raccomandazioni di organismi internazionali come il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) e l’UNICEF. Tra gli obiettivi prioritari troviamo:
- Ambienti sportivi sicuri: Creare spazi e programmi che siano inclusivi, rispettosi e liberi da qualsiasi pericolo per chi li frequenta.
- Formazione del personale: Fornire ad allenatori, dirigenti e volontari gli strumenti necessari per identificare, prevenire e gestire eventuali situazioni di rischio.
- Prevenzione degli abusi: Attuare regolamenti chiari per proibire comportamenti scorretti, promuovendo una cultura della trasparenza e del rispetto delle norme etiche.
- Supporto e ascolto attivo: Garantire a bambini, adolescenti e alle loro famiglie l’accesso a strumenti sicuri per segnalare preoccupazioni o incidenti, in un clima di riservatezza e fiducia.
Implementare un modello di Safeguarding va oltre la semplice prevenzione, promuove una cultura sportiva positiva fondata sui principi di rispetto, inclusione e protezione. Siamo convinti che ogni realtà sportiva, indipendentemente dalla dimensione, ha il dovere di adottare queste pratiche per creare un ambiente in cui i giovani possano crescere e sviluppare le proprie potenzialità in totale sicurezza.
